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mercoledì 25 febbraio 2009

Tra le cose che scrivo per te

ascolta, il tempo che batte su ognuna di queste parole.
è la melodia che tu ti immagini sia.
ascolta e ascolta.
ferma tutto ora.
lento e lento è.
ascolta.
posso far curvare i pianeti
e tu...non puoi fare nulla.
la melodia che segui con gli occhi
ad ogni cambio di capoverso, non ti permette
di cambiare l'orizzonte che io
traccio.
ascolta.
non c'è qui una cosa che sia reale,
un'abitudine, qualcosa che conosci già
che hai saputo o creduto.
se leggi io detto la regola.
puoi fermarti...ma so che tu,
non lo farai.
e ti immagino lì, ferma così come io immagino me
ad osservare te...incauto.
ascolta e ascolta ancora,
questa musica sempre diversa che io ho scritto per te.
ad ogni sillaba corrisponde una nota e il colore,
l'intensità, la forma le decidi tu.
ascolta piano però.
io non ho colpa in questo, io ci metto solo
lo spazio...la fantasia è la tua.
guarda che bella fantasia.
sei tu, in queste frasi.
la visione che ti regali è quello che ora qui sei.
ascolta, ma non aver paura, niente qui
può andare oltre quello che senti...
è un dono che ti faccio e un dono che mi concedo.
ascolta.

(lorenzo)

martedì 10 febbraio 2009

Josè Saraiva Martins

Un cretino qualuque ospitato in questo Blog.

lunedì 9 febbraio 2009

...da laico credente

...è la nostra generazione che deve capire. uno stato laico è uno stato di diritto. uno stato laico tutela sia i laici credenti che quelli non credenti. uno stato laico è la massima espressione di una democrazia matura.

Amici, qui non si discute se ci deve essere o meno un autorità ecclesiastica, vi ricordo tra l'altro che quella cattolica non è l'unica religione esistente, ma il diritto ad essere governati dagli uomini e non da dio (NDR) per conto della chiesa. 

NDR: Dio, giusto per precisare i termini di una questione che intima in ognuno non è, non avendolo mai ne visto ne tanto meno conosciuto di persona, e sottolineo che nessuno può vantare questa cosa, non penso possa dettare una legge migliore di quella che, le persone con un libero confronto, possono plasmare sulle esigenze di un libero pensiero sociale, morale ed intellettuale.

Da Laico credente  
Lorenzo Cavallo


Eluana, cavallo di Troia dell’osceno potere

Di Eluana Englaro, crocifissa sul calvario del suo letto, non importa niente ad alcuno. E’ diventata un vessillo da issare nella guerra ignobile per assicurarsi una supremazia (Vaticano e Cei) o per rafforzare il proprio potere (governo). Berlusconi non è mai intervenuto sulla vicenda, eppure se ne parla da mesi in termini forti, ma si è sempre tenuto alla larga perché i sondaggi erano dalla parte della famiglia Englaro. Poi la svolta sulla via vaticana di Damasco.
Il Vaticano ha parlato, anzi ha chiesto (imposto?) un intervento e lui celere come un treno ad alta velocità è partito per la tangente affrettandosi subito a dichiarare che non bisogna scontentare la «chiesa». Per questo obiettivo funzionale al rafforzamento del suo governo e per accreditarsi come unico interlocutore della gerarchia cattolica, non ha esitato ad andare contro i sondaggi. Egli, infatti, è consapevole di sapere manipolare l’opinione pubblica. Ancora più vigliaccamente, non ha esitato a scaricare la responsabilità politica e morale sul Presidente della Repubblica, cogliendo l’occasione per buttargli addosso fango e ridicolizzare il suo ruolo di garante della costituzione, additandolo al ludibrio delle genti. O si fa come vuole lui, o annulla la costituzione. Non c’è altro nome per definirlo: «Alienum a costitutione»
Su tutto prevale la strumentalizzazione ignobile e immorale di una donna in coma da 17 anni e della sofferenza atroce di una famiglia che avrebbe diritto al silenzio dei non credenti e alla preghiera dei credenti. Chi li accusa di assassinio, se si fosse nel Medio Evo, accenderebbe i roghi e brucerebbe chi pensa diversamente. Sul corpo inerme e silente di una donna martire, s’intrecciano gli interessi congiunti di convergenze politiche e politico-pseudoreligiose per riposizionare il proprio vantaggio, fino al punto che il Vaticano si è schierato contro il Presidente della Repubblica («ci ha deluso»), violando così apertamente il concordato che è la vera palla di piombo al piede della laicità dello Stato italiano. Si parla di «principi», senza rendersi conto che la guerra dei principi, e la storia ne è satura, ha sempre e solo lasciato sul terreno morti e genocidi.
Oggi tutti si accorgono che togliere l’alimentazione e l’idratazione, sebbene forzate, significa compiere un omicidio. Ogni giorno in tutto il mondo, compresa l’Italia, nella più totale indifferenza di tutti, singoli e istituzioni, vediamo milioni e milioni di donne, bambini, anziani scientemente privati del cibo e dell’acqua: perché non si grida con la stessa forza e con lo stesso sdegno all’omicidio, anzi al genocidio? Perché ai negri, agli indiani, agli asiatici, ai latinoamericani, agli emigrati, ai nomadi, ai barboni, ai poveri si possono togliere alimentazione e idratazione e farli morire di fame e di sete, senza che nessuno grida allo scandalo? Perché le nazioni «evolute» per i loro interessi si accaniscono a togliere loro nutrimenti e acqua senza che nessuno li accusa di essere responsabili di stragi? Cosa c’è di diverso tra Eluana Englaro e i milioni di morti di fame e di sete sparsi nel mondo e nelle nostre città?
Berlusconi ha trasformato Eluana in un martello pneumatico per accelerare lo stupro della democrazia, togliendole il cibo del diritto e l’acqua della legalità disponendo del parlamento come della sua personale garçonnière, un lupanare all’aperto. Il picciotto che presiede il Senato ha subito risposto e si è immediatamente predisposto alla bisogna. Don Rodrigo e i suoi bravi non esitano a mandare a mare la suprema Magistratura dello Stato pur di affermare la bulimia ingorda di potere senza freno e senza legge e anche senza alcuna moralità.
Fa pena vedere la gerarchia cattolica fornicare con costui dal quale dovrebbe guardarsi perché è un insulto all’etica, alla religione e ai principi del cristianesimo. Sul corpo esangue e martoriato di una povera donna, inconsapevole, si stanno stringendo nuove alleanza politiche in vista di un futuro drammatico: Berlusconi Casini e fondamentalisti cattolici del PD quanto prima riformuleranno la loro posizione politica. Con la benedizione di papa, cardinali e vescovi. Povera Chiesa! Misero Stato!
Su Eluana nello stato in cui si trova dopo la sentenza della Cassazione, posso solo ripetere le parole del canonico Tosi sul letto di morte di Alessandro Manzoni: adorare, amare, tacere. Prego in silenzio per Eluana, e con il mio angelo custode mando una carezza al suo papà e alla sua mamma.



Genova, 7 febbraio 2009


Paolo Farinella, prete

venerdì 6 febbraio 2009

OGGI è DITTATURA

Oggi 6 febbraio 2009 la Repubblica Italiana muore. Con l'appoggio del Vaticano, il Governo Berlusconi ha proclamato la dittatura.

I nuovi santi

...perchè i gruppi cattolici invocano la vita per Eluana. Già i cattolici. Chi sono? Mi viene da pensare alle parole di De Andrè quando dice "è meglio abortire un figlio che far nasceri poveri sulla terra", sono quei personaggi che  rifiutano l'uso dei contraccettivi, che vorrebbero cancellata la legge 194, che la domenica mattina (parafrasando il maestro) stanno al tempio a tessere le lodi di un cristo di dubbia ironia e identità. I cattolici di oggi che non vanno confusi coi "credenti", sono personaggi un pò squallidi che pensano che il paradiso si possa conquistare con la morale. Eluna non è morta. Eluana non è "attaccata" ad un respiratore. Eluana ha tutte le funzioni vitali, salvo quella celebrale, perfettamente funzionanti. Eluana può procreare. Tuttavia Eluana, non si può alimentare spontaneamente. La domanda che mi faccio e rivolgo a voi è la seguente: perchè dobbiamo ammettere la "vita artificiale", cioè quella vita "alimentata dall'uomo" e non accettare "la morte naturale"? E' giusta l'osservazione "vita a tutti i costi"? Io penso di no e penso che una persona che non può proseguire la propria vita in modo "naturale", sia già morta: Eluana è già morta.

Lorenzo Cavallo

giovedì 5 febbraio 2009

martedì 3 febbraio 2009

Una Chiesa tutta da rifare


E' una Chiesa cattolica l'attuale, che mortifica cinquant'anni di riforme morali e spirituali. Dallo "sforzo coraggioso" che fu il concilio, mai come ora la gerarchia ecclesiastica turba le coscienze e gli animi di cattolici e non. Vioelenta verso la diversità sessuale e religiosa, arrogante nel prender posizioni sulla tutela della vita, bigotta e ignorante, la "nuova" Chiesa concepita da papa Ratzinger e dai soliti " cardinali fedelissimi", è incapace di leggere la società civile e i suoi bisogni, 
la gioventù moderna ed il bisogno delle famiglie.
Non si accettano lezioni da questa istituzione che va boicottata nei consensi: Gesù Cristo non è 
la Chiesa cattolica...il loro, è un Dio col fiato corto.

Lorenzo Cavallo