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mercoledì 1 luglio 2009

in requiem for saveria


la storia.
Matteo aveva acquistato saveria nel maggio del 2004. una mattina come altre, prima del solito giro che prevedeva facoltà, mensa di via dei martiri e tappa alla bottega del gelato. lo aveva fatto davanti la mensa da alcuni tossici, che gliela svenderono a 20 euro(tra l'altro il suo coinquilino era convintissimo che si sarebbero accontentati di 15). era stata la prima volta che si serviva (per così dire) da loro, in quanto ne riscontrava un disvalore. praticamente era come autorizzare un furto su commissione(in pratica i tossici per procacciarsi un po' di spiccioli, rubano le bici agli studenti che poi se le ricomprano, alimentando un giro economico di cui i primi a beneficare sono gli spacciatori, primi interlocutori aconomici dei suddetti). se proprio bisognava rubarle che si facesse in proprio, almeno si evita di incrementare certi mercati!
il fatto è che nel giro di pochi mesi, a matteo gli avevano già rubato due bici, e siccome la primavera era ormai esplosa, non gli andava molto di farsela a piedi su e giù per i lungarni.
Amen, si era detto, magari mi ricompro una delle mie, pensò.
il battesimo del nome avvenne una sera, dopo il concerto di bobo rondelli (cantautore livornese sconosciuto ai più, purtroppo). l'aria romantica di quel giugno e di quel concerto gli fece pensare che se avesse dato un nome alla sua bici, avrebbe avuto più valore.
Saveria. citando una celebre scena da "non ci resta che piangere", in cui per l'appunto troisi sulle spalle di benigni fa finta che fosse una cavalla! e omaggiando xavier zanetti, capitano dell'inter (perchè erano tempi in cui il pallone c'entrava sempre).
fu un periodo esaltante, in cui saveria non ebbe nessun tipo di problema, fatta eccezione per un paio di forature e per un freno nuovo.
lasciata pisa, matteo lasciò saveria, ma non era un addio.
appena ne ebbe la possibilità, la portò a roma, e lì in breve da regina dei lungarni saveria divenne la signora della prenestina!
partito in sordina l'utilizzo di tale mezzo non ritenuto (erroneamente badate) idoneo ai percorsi misti e trafficati della capitale, ebbe un notevole incremento dopo la critical mass del 2008. da lì in poi, una nuova coscienza ciclistica spinse matteo ad un uso sempre più assiduo.
ed ebbero ancora momenti di gloria. così come nel periodo toscano anche in quello romano divenne compagna fedele, novella ronzinante abbattè per lui i mulini al vento delle lunghe distanze di cui la città eterna soffre.
come sappiamo Matteo lasciò roma di lì a qualche mese, e decise di regalare saveria. confidando nelle cure di un nuovo padrone.

30-06-2009
matteo a lavoro davanti al pc, inizia la sua quotidiana routine fatta di hbgconnex, facebook e corrieri vari. era già abbastanza scosso dal deragliamento nella stazione di viareggio, quando squilla il suo telefonino. la soneria è "Consequence.1" dei notwist, questo poteva preannunciare due sole cose: la sveglia, o Giulia.
fatto salvo che era già sveglio da circa tre ore, non restava che l'altra possibilità. che fosse lei in realtà, non ne fu del tutto certo( erano mesi che non si parlavano al telefono) finchè non vide scritto quel nome sul display del suo celluare di fabbricazione finlandese.
sapeva che ci doveva essere sotto qualcosa a quella chiamata, ci rimase di stucco quando giulia gli annunciò il furto di saveria. lo disse con una voce che non nascose dispiacere vero. matteo pensò che fosse molto bello e sincero, ma incastrato anche dalla presenza dei colleghi in ufficio, non si dilungò molto nella conversazione, incoraggiò giulia a prendere un'altra bici in fretta, e salutò svelto.
fu dopo un po' che si rese conto di essersi un po' intristito. gli dispiaceva per la bici in sè ( i ricordi di tutti i concerti a cui l'aveva portato, o le partite di calcio, o gli aperitivi, o la mattine al bowling), e si dispiaceva anche che quel furto rompeva un piccolo legame, che si era creato dal momento che aveva deciso di lasciarla a lei ( imponedo per altro il divieto assoluto di cambiare nome, saveria era e così doveva rimanere).
saveria era stata rubata, un altro po' del matteo di prima, stava cambiando.

roma 2011
camminava per le vie di san lorenzo, appena uscito dalla facoltà di psicologia, dopo aver assistito alla laurea di sua cugina. la vide. indistintamente era lei, saveria.
come per il destino tornata nelle sudaticce mani originarie di un tossicodipendente, abituale mndicante della piazzetta nuova.
spinto da un fervore filantropico, provò a convince il nuovo possessore ad una transazione veloce e conveniente, ma stavolta non andò come aveva sperato.
è proprio vero che non ci son più le droghe di una volta!



in requiem for saveria ps: questo racconto è dedicato alla bicicletta più glorioso che abbia mai avuto. ai suoi piccoli problemi di cambio e di catena, a quei suoi inconfondibili parafanghini lenti e i molesti rumori che ne derivano sui sanpietrini. a quella volta che da pisa ci andai a cascina per una partita di torneo, per il concerto di nick cave, per i sabato mattina al bowling roma, per la critical mass 2008, per Giulia quella volta che si ruppè il moveimento centrale di riotrno dal circo massimo, e per ogni altro che mi ha visto sfrecciare sulla prenestina! stavolta solo raffio. alè