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sabato 20 giugno 2009

La domenica è rosso



Dopo un sabato sera passato come tanti, ma senza nessun picco di entusiasmo (diverso invece il giudizio sulla giornata in generale in cui si è goduto di un gran mare!), ci si preparava per questa domenica di prima estate.

Matteo si svegliò sereno, a casa era solo che la famiglia si era già fiondata fuori città.
Fece colazione con della frutta e sfogliava come al solito le pagine del televideo, più come un gesto naturale che consapevolmente.
Oggi non sarebbe andato al mare(nonostante la calura del mezzodì lo facesse pentire un po'), lo avevano invitato ad un' “arrustuta”, che nell'era di social network è diventata un evento. Ormai nulla è come una volta, o forse lo è, ma dargli un nome alla moda contribuisce alla riuscita di una cosa. E siccome fare cose, farle riuscire in questo lembo di Sicilia non è del tutto scontato, e Matteo è tornato per fare cose, vada pur bene un po' di sano marketing, che son tempi in cui bisogna sapersi vendere.


L'evento (che lo è stato davvero un grande evento) è stata una domenica come poche.
Per Matteo era una gioia dal sapore antico, che richiamava alle grigliate domenicali in famiglia.
accompagnate da quel grido del padre: “carne carne carne”, che rievoca il piacere stesso del convivio.
Matteo pensava che era ancora tutto come allora. Il piacere di mangiare carne arrostita non era stato scalfito dal tempo, né tanto meno della consapevole dignità che nel tempo aveva attribuito a chi per scelta non mangia carne, che pure rispettava (come dimenticare la cene vegetariane con lisa ai tempi dell'università, il tofu,il farro, o le infinite discussioni con la sorella). E a quel gusto dava il sapore della festa!

Lo aveva riscoperto nel periodo di romana sua vita "arrostendo i giardinetti" e ormai sapeva che non avrebbe più potuto confonderlo. la gioia è grasso che cola!
Carne arrostita a ripetizione sul braciere, musica di vario genere e di molti bit. Amici, conoscenti, sorrisi e gavettoni. poteva essere una giornata di mare, per tutti è stata una domenica indimenticabile.
in tutti al tramonto la soddisfazione era tanta, ma le forze davvero all'osso.



La stanchezza però non lo fece desistere da una promessa (più con se stesso, che con lei).
Era la sera dello spettacolo di danza.
Matteo aveva una certa esperienza in fatto di saggi, palestre, ballerine di sei anni in miniatura e quant'altro.

Uno dei ricordi più piacevoli e remoti è appunto legato al primo saggio di sua sorella. in scena "cenerentola". in particolare ricorda dell'esibizione estiva al mare, della madre che faceva da spola tra sampieri e marina con una macchina carica delle ragazzine più belle della spiaggia.
Anni dopo, forse ad una festa di carnevale, Matteo ballò per tutta la notte con quella che era stata la cenerentola di quel saggio di danza...ripensando a quella cosa,in lui crebbe l'autostima!
alè
Più recente e meno nostalgico degli anni andati, ma altrettanto vivo ed importante è tutto quello che è legato alla messa in scena da parte di sua sorella e di alcuni suoi amici dello spettacolo su fellini...
è stato come essere parte della compagnia per Matteo e per la sua famiglia, e quell'estate di certo ha capito che sua sorella era fatta per quel mondo lì.
la vide bellissima, e spesso si rammarica di non poterla vedere ballare più spesso...mannaggia!

Matteo era seduto in settima o ottava fila,a malapena vedeva il palco, ma la distinse benissimo mentre danzava vestita del vento.
Tecnicamente non sapeva dare un giudizio ma l'espressività di quella ragazza lo convinceva sempre di più. del resto al loro primo incontro, fu proprio l'intonazione di quel sorriso, a stonare con il tutto il resto.
Marta come sempre le apparve bellissima, ed appena lui incrociò il suo sguardo, la testa gli tornò subito chiara...

tornando a casa Matteo, ripensò allo spettacolo e alla sua giornata.
chiudendo la portiera dalla sua auto mormorò: "che è bello che la domenica sul calendario sia ROSSO".


alè

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